Disco verde dal Mims ai piani d’intervento sulle strade di 1.077 Comuni
PNRRSono 1.077 i Comuni coinvolti nel programma per le 72 Aree Interne che migliorerà la sicurezza, la mobilità e l’accessibilità di circa 2.000 chilometri di strade provinciali e comunali. Il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha approvato i relativi piani d'intervento, che prevedono un investimento di 300 milioni di euro finanziato dal Piano Nazionale Complementare al PNRR (PNC). Ulteriori 450 milioni, anche in questo caso finanziati dal PNC, sono destinati al miglioramento della sicurezza di 12.000 tra ponti, viadotti e tunnel della rete viaria principale, 6.500 dei quali saranno dotati di sistemi di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto.
Strade
In particolare, spiegano dal Ministero, il programma per le 72 Aree Interne (che comprendono appunto 1.077 Comuni, per un totale di 2 milioni di abitanti) prevede il miglioramento della sicurezza della mobilità e dell’accessibilità attraverso interventi sulla rete viaria secondaria (strade provinciale e comunali), recuperando anche il deficit di manutenzione registrato negli anni passati. L’obiettivo è quello di riqualificare circa 2.000 chilometri di strade e le relative opere d’arte (ponti, viadotti, ecc.). Le risorse sono state ripartite tra le Aree Interne in base a criteri che tengono conto della popolazione residente, della lunghezza delle strade, dei rischi sismici e di quelli legati al dissesto idrogeologico e della disponibilità di servizi del trasporto pubblico locale. I 300 milioni di euro, come previsto dal D.M. 12 ottobre 2021, che ha regolamentato l’intervento, saranno distribuiti in 6 anni: 20 milioni di euro nel 2021, 50 milioni nel 2022, 30 milioni nel 2023, 50 milioni nel 2024, 100 milioni nel 2025 e 50 milioni nel 2026.
Ponti e viadotti
Per quanto riguarda il monitoraggio dinamico di ponti, viadotti e tunnel sulla rete stradale e autostradale nazionale, i 26 concessionari autostradali e l’Anas hanno presentato i relativi piani operativi, che sono stati approvati dal Ministero. Gli investimenti finanziati dal PNC sono volti al miglioramento della sicurezza delle infrastrutture attraverso il censimento, la classificazione e gestione dei rischi per 12.000 opere della rete viaria principale. Di esse, 6.500 saranno dotate di strumentazione per il controllo a distanza, così da sottoporle a procedure di gestione della sicurezza che prevedono l’analisi della rete, l’effettuazione di sopralluoghi, la gestione del sistema digitalizzato, la classificazione delle priorità e l’attuazione degli interventi. Il decreto relativo al pano operativo dell’Anas e i protocolli di intesa con i concessionari prevedono un periodo di 30 giorni per consentire alla Direzione generale per le strade e le autostrade del Mims, di verificare la congruità dei progetti con le finalità previste, sentita l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa).
La Posta del Sindaco
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